Ma andiamo al sodo: Project Tango è allo stesso tempo uno smartphone e un kit di sviluppo. L’esemplare in foto in apertura è già stato prodotto in 200 esemplari e verrà consegnato ad altrettanti sviluppatori interessati nel produrre software basati sull’omonima tecnologia. Il padre di Project Tango è Johnny Lee, forte contributore nella realizzazione di Kinect di Microsoft.
Di che si tratta? Parliamo della possibilità di mappare in tre dimensioni il mondo che ci circonda, semplicemente passeggiando per casa nostra (o in qualsiasi altro spazio) e lasciando che sia il nostro smartphone a realizzare una mappa 3D di quello che ci circonda. Gli sviluppi sono tantissimi: navigazione dettagliata in luoghi chiusi, giochi in realtà aumentata o aiuto a persone con disabilità visive (tanto per fare alcuni esempi). Ma quando si ha a che fare con una tecnologia simile, solitamente sono gli sviluppatori di terze parti a realizzare le migliori “invenzioni” e quindi preferiamo dare sicuramente “tempo al tempo” per decidere quali saranno le migliori applicazioni per Project Tango
L’unica altra cosa che sappiamo è che lo smartphone di riferimento è basato su Android e non ci stupirebbe se (anche se magari in una forma più embrionale) le prime funzioni di mappatura 3D potessero arrivare in una delle prossime versioni del robottino verde.